martedì 9 maggio 2017

I magnifici sette - Un buon remake

Non mi ha deluso questo remake del classico del 1960 (al contrario di quel altro, orripilante, inguardabile remake di "Ben Hur" uscito quasi in contemporanea) Il film rispetta tutti i canoni del western-pistoleri e accenna qualcosa di quelli degli indiani. L'elemento drammatico è molto ben sviluppato, basta ricordare che la sceneggiatura è firmata da quel Nick Pizzolatto che in TV ci ha regalato la migliore serie degli ultimi anni, True Detective. Oltre al dramma anche la tensione è a mio parare ben congegnata. Niente da dire sugli attori, molto bravi e troverei ridicolo e puerile confronti con Yul Brynner o Steve McQueen. Probabilmente l'unico paragone accettabile è quello tra un magistrale Eli Wallach ed un insulso e fumettistico Peter Sarsgaard. Molto bella la colonna sonora che non doveva essere originale, durante diversi punti il tema di Bernstein, molto ben nascosta, ad un orecchio attento è percepibile, fino all'omaggio sui titoli di coda. Unico elemento negativo, sempre secondo me, è l'eccesso di quel politically correct che ormai già da anni inquina il cinema. Il gruppo eterogeneo protagonista del film (tanto da farlo sembrare il ponte comando dell'Enterprise) è accattivante, simpatico, funziona ma molto irrealistico per quelli anni, addiritura sopravvivono solo le minoranze. Bè forse tutto sommato è più che giusto, riparatore, visto che nell'epoca d'oro del western trovare un nero con la pistola era un'utopia.