domenica 15 novembre 2015

Sideways - In viaggio con Jack - - Strade laterali

Tempo fa mi chiesero qual'è il film più bello che ho mai visto. Be' detto così è difficile. Non posso sceglierne uno tra tanti e affermare addirittura qual'è il migliore è un'impresa titanica e potrebbe rivelarsi anche controproducente. Figuratevi se dicessi (come ho scritto nel mio primo post) "La mantide omicida"...
Allora ribaltiamo la domanda, se dovessi andare su un'isola deserta e potrei portarmi un solo film, quale sceglierei? La differenza è molto sottile e sarei comunque in difficoltà però sono sicuro che la risposta sarebbe "Sideways - In viaggio con Jack"


Non l'ho visto al cinema ma direttamente su DVD. Sono rimasto affascinato, ho riso e mi sono commosso. Ogni tanto lo rivedo con piacere e visto che parla di una vecchia e consolidata amicizia, l'ho fatto conoscere al mio migliore amico con il quale di avventure on the road ne abbiamo avute tante in gioventù. Il titolo si riferisce alle "strade laterali" della California, alle strade dei vigneti, delle cantine, del vino. E' un viaggio alla scoperta del vino che si accosta, parallelamente alle vite dei protagonisti; Miles (interpretato da un ottimo Paul Giamatti il quale, fino ad allora, credo non era mai stato scelto per un ruolo principale) ama il Pinot nero ed in una splendida sequenza spiega il perché di questa passione. Il motivo calza perfettamente con la sua personalità, con la sua vita. Il suo migliore amico con cui effettua questo viaggio, Jack (Thomas Haden Church) sta per sposarsi e di vino invece non sa niente. Il viaggio è dunque un addio al celibato lungo una settimana alla scoperta del vino.

Praticamente di questo film mi è piaciuto tutto, la trama, la sceneggiatura, la regia (Alexander Payne) il montaggio, la musica! Rolfe Kent ha composto una colonna sonora jazz che si abbina perfettamente, non solo alle immagini, ma anche agli stati d'animo dei personaggi (Abandoning the wedding
E soprattutto, gli attori, dal quartetto protagonista ai personaggi secondari (la madre!) Posso dire che personalmente mi sento molto vicino al protagonista Miles ed un paio di situazioni rispecchiano alcuni momenti della mia vita personale. Posso elencare tre. E credo che non facciano parte solo della mia vita ma che siano comuni a molti di noi. La prima, la cena a quattro, Miles si sente completamente "incomodo", "non a suo agio" ed Alexander Payne rende la scena in un modo memorabile. Il suo camminare ondeggiante che chiarisce subito che ha in corpo più di un bicchiere di vino, la telefonata all'ex moglie, il ritorno al tavolo, il non saper come confrontarsi con Maya (Virginia Madsen) e questo successivamente sarà ancora più eclatante. Il momento perfetto con Maya, Miles lo distrugge con la sua goffaggine. Il monologo di Maya sull'amore per il vino in realtà è diretto a Miles e lui non sa (o non vuole) corrispondere. Il goffo bacio ormai fuori tempo, quando tutta la magia del momento è andata perduta. Infine la scena di Miles mentre abbandona il matrimonio di Jack, resa molto bene senza cadere nel patetico. Il film potrebbe avere un lieto fine ma Payne preferisce fermarsi un attimo prima e poi far decidere allo spettatore quale fine potrebbe esserci. 

Oltre a Giamatti, Church e Virgina Madsen, Sandra Oh impersona la provocante Stephanie. 
Il film ha vinto, nel 2005, l'Oscar alla migliore sceneggiatura non originale (il libro è scritto da Rex Pickett) e penso che avrebbe meritato di più ma alla fine è meglio così, il troppo clamore, la troppa fama a volte rovina un film. 
Ho sempre pensato che Sideways avrebbe dovuto essere un film italiano. Se qualche produttore italiano avesse avuto l'accortezza di prendere i diritti del libro di Pickett, avrebbe avuto una gorssa difficoltà di scelta su dove ambientare la storia. Sulle strade laterali della Toscana, del Trentino, del Piemonte, della Campania, della Puglia, della Sicilia... Il film è un'opera all'amicizia e al vino e quale ambientazione migliore qui in Italia? Ho letto da qualche parte che dopo l'uscita del film nel 2004 la richiesta del Pinot nero negli Stati Uniti è aumentata e questo può dimostrare l'influenza che ha avuto il film, soprattutto dove il vino non è culturalmente così incisivo, anche se so che negli ultimi decenni il consumo di vino è aumentato di molto. Sempre riguardo all'influenza che il film possa avere avuto, nel 2006 (solo due anni dopo) Ridley Scott produce e dirige Un'ottima annata - A good year. Un altro film dove il vino è protagonista. A me è piaciuto, è un bel film ma per l'isola deserta il posto è di Sideways.

titolo: Sideways - In viaggio con Jack
titolo originale: Sideways
anno: 2004
paese: USA
regia: Alexander Payne
attoriPaul Giamatti, Thomas Haden Church, Virginia Madsen

Imdb

venerdì 13 novembre 2015

Primo Post

Ecco il primo post del mio primo blog. Fino a qualche tempo fa ero contrario ad aprire un blog, già tanti ce ne sono in giro, troppo sforzo nel mantenerlo aggiornato e poi di che cosa parlare? Non della mia vita privata. Sono molto pudico. Men che meno di politica… ehmm… bene, lasciamo stare. Una delle mie passioni è il cinema. E allora parlerò di cinema ovvero di come vedo io i film. Tenterò il più possibile di non fare il Tullio Kezich, parlerò così come si potrebbe discutere tra amici, seduti in un salotto o magari passeggiando appena usciti dalla sala. Tratterò di essere il più disincantato possibile ma ho un’anima sudamericana e questo implica una forte passionalità quando si scende a fondo in un argomento. Non parlerò solo dei film al cinema, quelli in uscita intendo, parlerò anche dei classici “classici” e quelli che io ritengo classici. Ho avuto una educazione cinematografica abbastanza ampia per esempio ho visto “Quarto Potere”, anzi “El Ciudadano”, a 13 anni ma per me, almeno fino ai sedici anni circa, l’unico genere degno di avere la mia attenzione era la fantascienza. Credo che presto si noterà in questo blog questa mia inclinazione verso quel genere. Uno dei primi film che ho visto (in tv, non al cinema) di cui ho memoria è “La Mantide Omicida” (“The Deadly Mantis”, 1957) un film del genere mostri-preistorici-redivivi-che-causano-guai. Non è certo un Jack Arnold, non è certo “Assalto alla Terra” o “Tarantola”, è invece un film mediocre che non ha avuto un grande successo. Ebbene per ricollegarmi al discorso sui classici, posso dire che: “Quarto Potere” è un Classico (non è un cult perchè secondo me non rientra in quella categoria) mentre “La Mantide Omicida” è un mio classico. E’ essenziale infine mettere in chiaro che, qualunque cosa io scriva il Secondo me è sempre presente, se non è scritto è sempre sottointeso.