martedì 12 giugno 2018

Gravity - Shattered dreams

Lo dico sempre che non bisogna mai fidarsi della critica (che poi nel mio piccolo e’ quella che sto facendo) Leggendo qualche recensione mi credevo che finalmente era arrivato un po’ di fantascienza adulta; in parte puo’ essere vero ma, come ho letto, che venga paragonato a 2001 mi sembra davvero troppo. Ottimi effetti speciali (la distruzione della stazione spaziale ISS e’ davvero superlativa) regia e montaggio al di là degli standard, Cuaron ha un debole per i piani sequenza e con la tecnologia digitale deve essere un gioco da ragazzi, senza grandi richiami i due protagonisti, ne’ Clooney ne’ tantomeno la Bullock hanno dato una prova eccezionale ma solo nella norma. In quanto alla trama pur valendosi di una buona sceneggiatura possiede punti di tensione drammatica cosi’ come cadute di stile (la musichetta country) Poi non so se trattasi di omaggi o rimandi (e lo spero che sia cosi’) oppure peggio di scopiazzatura. Tre film per la cronaca: “Mission to Mars” (la morte di Clooney) “Alien” il messaggio (praticamente identico) che rilascia la Bullock, e infine (e qui sono scoppiato a ridere) l’abbordaggio alla stazione cinese: la protagonista deve aver preso l'ispirazione senz’altro da “WALL*E”.  E veniamo ora alla tematica: sinceramente non ci ho visto niente di “umanistico” ne’ di “metafisico” (di certo e’ piu’ metafisica la scena finale di “Dark Star” di John Carpenter) Niente che certo cinema d’azione non ci abbia gia’ fatto conoscere, anche i tre protagonisti di “Abbandonati nello spazio” affrontano qualcosa di simile ma non credo che qualcuno si azzarda di dare del “metafisico” a quel film.