domenica 3 luglio 2016

The Hateful Eight - "La cosa" in salsa western

Concordo che il film non è per niente originale, più "La cosa" di Carpenter che "Le iene" (la presenza di Kurt Russell, l'ambientazione sotto la neve e la claustrofobica stanza, il cappello di Parks, Ennio Morricone, il who's who, la conclusione con due protagonisti rimasti vivi) Però si fa guardare e soprattutto diverte. Non è all'altezza di "Django Unchained" nè tanto meno agli anni novanta, epoca d'oro di Tarantino ma è una goduria vederlo e ascoltare i dialoghi. Niente da dire sugli attori, in blocco, tutti fanno la loro parte egregiamente. Ottima la scelta del Ultra Panavision per poi girare in interni l’80% del film.  In un film del genere non è la trama in sé che conta ma la somma delle parti, artistiche e tecniche (vedasi  ad esempio “Psycho” di Hitchcock) Unica nota dolente è la colonna sonora.  Di certo era più “morriconiana” quella di Django o dei Bastardi senza gloria. Questa sinceramente è lo show del riciclo. Echi de “Gli Intoccabili”, de “La piovra”, persino de “Esorcista II L’eretico”.  Addirittura il brano “Bestiality” composto nel  1982 per “La cosa” (e mai inserito nel film) è usato nella scena dell’avvelenamento e poi in quella dell’impiccagione. Quindi non è un capolavoro ma daltronde non è detto che un regista debba sfornare un capolavoro dietro l’altro.