lunedì 30 maggio 2016

Requiem for a dream - Riuscito a metà

Ben girato, ben montato, ben recitato (Ellen Burstyn su tutti) e si vede che c'e dietro uno script valido. Però una certa voglia di strafare (soprattutto alla fine) è, secondo me, molto evidente.Principalmente nella sceneggiatura, la quale senza l'ottimo montaggio risultata a dir poco grottesca. Anche l'onnipresente e assordante Lux Æterna alla lunga stanca. Si può dire che questo film è proprio la versione "americana" di "Trainspotting" (film molto più onesto e vero) laddove la sottile linea che separa  dalla soap opera è abbastanza palese.